La chiesa di San Rocco sorge nella parte sud del paese di Somma Lombardo; originariamente eretta in una zona campestre, oggi risulta circondata dall’abitato, perdendo così il suo carattere di “oratorio di campagna”.
L’edificio versa oggi in precarie condizioni conservative, tali da mettere a rischio la pubblica incolumità dei passanti: sempre più spesso, infatti, si verificano cadute di frammenti di intonaco e, talvolta, di muratura!
L’elemento architettonico il cui degrado risulta maggiormente dannoso per l’intera struttura architettonica è da identificare nelle coperture, consistenti nel tetto della chiesa minore e nelle porzioni di tetto della chiesa maggiore, realizzato in momenti diversi solo in corrispondenza di alcune campate.
Il primo presenta un precario stato di conservazione determinato dalla difficoltà di accesso alle strutture lignee e allo stesso manto di copertura, causato dal fatto che essi si innestano, per buona parte della chiesa, nello spiccato delle murature della chiesa superiore. Pertanto non sono mai stati eseguiti seri interventi di manutenzione, ma solo rimedi rocamboleschi alla formazione di vere e proprie falle nel manto di copertura. Addirittura si assiste alla sovrapposizione di due strati di manto di copertura nella zona più difficile da raggiungere (in corrispondenza della controfacciata) od alla presenza di diverse lastre di ondolux in vetroresina sovrapposte ai coppi scivolati.
Per quanto riguarda le porzioni di tetto presenti nella chiesa maggiore, è possibile rilevare come le strutture lignee siano in buona parte piuttosto precarie, danneggiate dall’azione degli agenti atmosferici; il manto di copertura, caratterizzato da imbarcamenti dovuti al cedimento dell’orditura secondaria e dei listelli, ha subito anche un sensibile scivolamento individuabile dal basso grazie ai numerosi punti luminosi che si formano nel manto. A completare la situazione disastrosa sopra descritta, va segnalata la totale mancanza di lattonerie e sistemi di raccolta ed allontanamento delle acque. Queste ultime, infatti, colano lungo le murature sottostanti, dilavandole e disgregandole sempre più: i paramenti murari più in alto si rivelano ancora più degradati e, purtroppo, anche dissestati dall’erosione delle malte di allettamento, ulteriormente aggravata dalla presenza di piante infestanti.